Il funzionamento dell’Unione Europea è da sempre al centro del dibattito politico nazionale (e internazionale). Attraverso un lungo percorso, l’Unione Europea inizia a formarsi nel secondo dopoguerra. Nel corso degli anni cinquanta sei Stati europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) decisero di impegnarsi sulla via dell’integrazione dando vita alla Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) nel 1951, e nel 1957 alla Comunità Economica Europea (CEE) e alla Comunità Europea per l’Energia Atomica (EURATOM) con la sottoscrizione del Trattato di Roma.
Quello dell’integrazione può quindi essere considerato uno dei principi fondanti dell’UE che è poi andato ampliandosi e modificandosi con la maggiore complessità della struttura dell’organizzazione internazionale che nel corso degli anni si è realizzata a seguito dell’ingresso di altri Paesi e della definizione dell’ordinamento giuridico e delle istituzioni che regolano la vita dell’Unione Europea.
Cos’è l’UE
L’Unione europea nasce dai tragici eventi che hanno sconvolto il continente europeo (e non solo) a partire dai primi anni del Novecento. I due conflitti mondiali fecero emergere nuovamente la necessità di una riorganizzazione (industriale e politica) capace di poter rispondere a quanto accaduto ed evitare che simili eventi si potessero ripetere.
Ufficialmente l’Unione europea nasce con l’entrata in vigore il 1° novembre del 1993 del Trattato di Maastricht del 1992. L’ultima tappa nel percorso istituzionale dell’Unione Europea si compie a Lisbona nel 2007, quando gli Stati membri sottoscrivono i due trattati attualmente in vigore: il Trattato sull’Unione Europea (TUE) e il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
L’Unione europea è a oggi un’unione politica ed economica di 27 Stati membri che si definisce come un’organizzazione internazionale sovranazionale che si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi cittadini, garantendo la libertà di circolazione delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali. L’UE lavora anche per promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale sostenibile, migliorare l’occupazione e garantire una concorrenza leale.
L’ordinamento giuridico dell’Unione europea
In maniera inevitabilmente sintetica vediamo come funziona l’ordinamento giuridico e come si articola il processo decisionale all’interno dell’UE. L’Unione europea si è data una personalità giuridica e un ordinamento giuridico indipendente distinto dall’ordinamento internazionale. Inoltre una delle principali particolarità è che il diritto dell’UE ha un effetto (diretto o indiretto) sulle disposizioni legislative degli Stati membri tanto che molte norme approvate a livello europeo devono essere recepite nell’ordinamento di ogni Stato membro.
I due principi fondamentali dell’Unione europea sono quello di sussidiarietà e quello di proporzionalità. Il principio di sussidiarietà regola il rapporto tra Unione Europea e Stati membri e prevede che l’UE interviene quando un’azione a livello comunitario è più efficace di quella nazionale, mentre quello di proporzionalità prevede che le azioni dell’UE devono essere adeguate agli obiettivi che si persegue senza eccedere.
Istituzioni e organi di governo
Dal punto di vista delle istituzioni e degli organi di governo l’Unione europea è così organizzata:
- Consiglio Europeo – È composto dai capi di Stato o di governo e definisce le priorità e gli orientamenti politici generali dell’UE.
- Commissione Europea – È l’organo esecutivo che propone leggi, garantisce l’attuazione delle politiche e gestisce il bilancio dell’UE, tutelando l’interesse dell’Unione Europea stessa.
- Parlamento Europeo – Rappresenta i cittadini dell’UE e condivide con il Consiglio dell’Unione Europea il potere legislativo.
- Consiglio dell’Unione Europea – Rappresenta i governi degli Stati membri e co-legifera con il Parlamento adottando la legislazione.
- Corte di Giustizia dell’Unione Europea – Garantisce l’interpretazione uniforme del diritto UE e risolve le controversie tra Stati membri e istituzioni europee.
- Banca Centrale Europea – Gestisce la politica monetaria mantenendo la stabilità dei prezzi.
- Corte dei Conti Europea – Controlla l’uso dei fondi dell’UE, verificando la sana gestione finanziaria.
Come si finanzia l’Unione Europea
Aspetto non meno importante è quello legato ai meccanismi di funzionamento dell’Unione europea. Il bilancio dell’UE è di lungo periodo (7 anni) ed è finanziato in gran parte da risorse proprie (dazi, contributi, prelievo sul reddito nazionale e imposte) e integrato da altre entrate.
Tra gli obiettivi dell’Unione europea, come abbiamo visto, ci sono quelli di promuovere lo sviluppo economico e sociale, sostenere l’innovazione e la ricerca, tutelare l’ambiente e l’energia, promuovere la coesione sociale e sostenere la cooperazione tra gli Stati membri. Per promuovere questi obiettivi l’UE stanzia regolarmente fondi cui è possibile accedere presentando l’apposita domanda per la realizzazione di un Progetto Europeo. Si tratta di un’opportunità importante per stimolare e favorire il raggiungimento di determinati obiettivi.